Ecco cosa ha scritto lo "Studio Amidgala" su saiyuki:
Mtv ha trasmesso l'ultima puntata di "Gensoumaden saiyuki", ennesimo anime tratto da un manga che a sua volta è stato tratto dalla colossale opera orientale "Viaggio a Ovest". Dopo un anno dalla sua prima messa in onda tiriamo le somme ed esaminiamo per bene ciò a cui abbiamo assistito.
Inutile girarci intorno: saiyuki fa schifo. Diciamo le cose come stanno. Credo che bisogna essere veramente di bocca buona per farsi piacere un cartone del genere. In Giappone lo sono sicuramente se non si sono ancora rotti di infinite trasposizioni a vignette e su schermo di questa storia (ma alcune di queste sono state realizzate anche da maestri come Osamu Tezuka e Go Nagai).
Analizziamo passo passo le brutture di questa... "roba".
IL TITOLO: tralasciamo la furbata commerciale di usare il titolo e i nomi dei protagonisti di questa storia per attirare lettori, quando in realtà dell'opera originale non racconta un cacchio; ma il sottotitolo "La leggenda del demone dell'illusione" non significa una mazza. Non c'è assolutamente niente in tutto il cartone che si possa ricondurre a qualcosa del genere.
I PROTAGONISTI: portano i nomi di quelli originali, ma è l'unica cosa che hanno in comune. Per quanto si vogliano spacciare per demoni hanno tratti e connotati decisamente umani. Ma quello che salta all'occhio è che questo saiyuki è in realtà il più grande team-up mai attuato nella storia dei manga. Il bonzo Sanzo ha le fattezze e la pistola di Vash the Stampede di Trigun; il kappa Sha Gojo è un mezzo demone come Inuyasha; Cho Akkai ha quel fare gentile e placido che si può riscontrare in diecimila personaggi dei cartoon giapposotti (una sua versione anziana potrebbe essere l'allenatore Anzai di Slam Dunk).
A Son Goku potremmo concedere le attenuanti: troppo facile paragonarlo all'omonimo protagonista di Dragonball. Senonché non mi risulta che lo scimmiotto originale avesse uno stomaco vorace, fosse sempre affamato e sorridesse ai nemici che gli fanno un culo tanto dicendo "Sono proprio felice, non ho mai incontrato qualcuno così forte prima d'ora". Non è che l'autore si è ispirato a Dragonball pensando così di potersi scampare la lettura dei dieci volumi dell'opera cinese? Ci manca solo che questo Goku spari le ondi energetiche come quello di Toriyama... ma non lo fa, perché tanto ci pensa Akkai.
LA STORIA: non c'è assolutamente nulla dell'originale. Ma la cosa bella è che non c'è proprio una storia! Nella prima puntata scopriamo che un tempo demoni e umani vivevano in pace e armonia, fino a che un giorno i primi non impazziscono improvvisamente e diventano malvagi. Non i tre demoni che accompagnano Sanzo, però, che decidono di approfittare della situazione per andarsene un po' in giro a massacrare i loro simili. Sembra che la loro missione sia quella di riportare i demoni alla normalità, ma nella seconda puntata vediamo che si sono già scocciati e hanno cambiato idea: ora il loro obiettivo è fermare la resurrezione di un demone di nome Gyuma Ho. Cosa che avrebbero potuto risolvere subito se non se ne fossero andati in giro a cazzeggiare per trenta puntate. Quando finalmente si ricordano quello che dovevano fare vanno a rompere le uova nel paniere alla sacerdotessa, che per tutto il tempo in cui avrebbe potuto risuscitare venti demoni è stata lì a girarsi i pollici. Ma prima che possano arrivarci incontrano un dio che ha intenzione di creare un nuovo mondo e per farlo ha bisogno del Sutra del Cielo Demoniaco di Sanzo: ovviamente il monaco glielo rifiuta e, siccome il dio e i suoi due compari sono così forti da potersi fare pappa dei nostri quattro in cinque minuti, decidono di non rubarglielo subito, ma aspettare altre quindici puntate per prenderselo con la forza. Così i quattro decidono ora che il nuovo scopo della loro vita è impedire a questo dio di raggiungere il suo obiettivo. Alla fine lui però ci riuscirà e aprirà le porte del nuovo mondo: un meraviglioso Eden fiorito in cui tutti avrebbero potuto vivere felici. Ma siccome i nostri scemi non sono, intuiscono che c'è sotto la fregatura e, a scanso di equivoci, distruggono quel paradiso per ritornare al loro viaggio senza una meta nel deserto. Ovviamente non hanno avuto bisogno di chiedere prima a tutta la popolazione del mondo se avrebbero voluto fare a cambio: era impensabile che gli esseri umani perseguitati giorno e notte da demoni famelici in un ambiente che fornisce a stento le risorse per vivere volessero andare a vivere in quella specie di paradiso.
I DIALOGHI: avete presente Beautiful? Vista una puntata potrete non vederlo per tre mesi e poi riprenderlo che stanno ancora dicendo le stesse cose? Saiuyki è peggio. Eccovi un esempio dei dialoghi:
Goku: Sanzo, ho fame.
Gojo: Non pensi ad altro, stupida scimmia!
Goku: Sta' zitto, pervertito di un kappa!
Sanzo: Piantatela o vi uccido tutti e due!
Akkai: Ah ah, che divertente.
E vanno avanti così per venti minuti ogni puntata. Quando parlano italiano. In realtà il 90% delle volte parlano giapponese con frasi tipo "Goku, posa quel nyoibo. Dobbiamo andare nel Kiyoutendoji a recuperare il sutra di Dokugakuji prima che Gyuma Ho si risvegli. Vai Akoryu."
ASPETTI TECNICI: la grafica è orrenda. Il character design fa cagare. L'animazione è assente (sembra un fumetto senza balloon). Per non parlare degli effetti 3D, che sembrano gli scarti della Pixar. Le musiche sono sembre gli stessi tre brani ripetuti alla sazietà, e non sono neanche belli.
LE SIGLE: l'unica nota positiva di tutto il cartone. Almeno le prime due. "For real" è un rock duro che commenta una scelta di immagini e inquadrature stupenda, con un'animazione al di sopra della media (c'è più animazione in un minuto di sigla che in cinquanta episodi); Tightrope è invece un punk accompagnato dalle immagini del fumetto originale. Ma visto che c'era qualcosa di bello, ce le hanno sostituite con due sigle orribili (altrimenti come facevano a contendere a Beyblade la palma di cartone più brutto della storia?). Non ve le sto neanche a descrivere primo perché non ricordo i nomi delle canzoni, e secondo perché voglio rimuovere.
Al giorno d'oggi è veramente difficile fare cose così brutte. Gli autori di saiyuki meritano almeno un dieci per l'impegno. E dopo 50 episodi non hanno intenzione di fermarsi. Alla fine dell'ultima puntata appare la scitta "Arrivederci a presto".
Spero vivamente di no.
Giuseppe D'Angelo
Studio Amigdala
Io vorrei scrivere una e-mail di protesta perchè so che ognuno ha i propri gusti ma qui si cade nell'esagerazione infatti si dicono cose anche su chi guarda l'anime!!!(vedere inizio)!!!
Quindi io chiederei...chi è d'accordo con me?
Questo è l'indirizzo:
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