Better than me, ..le parole che NON mi hai detto...(ma avresti dovuto farlo U.U)

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kotoko
view post Posted on 10/11/2007, 18:32




I think you can do much better than me
After all the lies that I made you believe
Guilt kicks in and I start to see
The edge of the bed
Where your nightgown used to be

Dalle finestre sporche della taverna entrava una luce tenue e giallognola. Il pianista suonava noncurante delle persone sedute ad ascoltarlo.
Le sue mani scorrevano lungo i tasti formando quelle note, le sue labbra sussurravano quelle parole che ancora ferivano il cuore di Daniel. Quanto avrebbe voluto dirlo Yui, quando avrebbe voluto che lei sapesse…
Ma oramai era troppo tardi, l’aveva lasciata e non conosceva nessuna parola che l’avrebbe convinta a tornare con lui.

I told myself I won't miss you
But I remembered
What it feels like beside you

Sorrise, chiudendo gli occhi. La sua mano scivolò lungo il calice della birra che aveva davanti. Rossa.
Come lei, come i suoi capelli.
In un lampo tutto gli balenò nella mente: il suo sorriso, la sua voce, le sue lacrime.
Quante ne aveva versate per lui?
Si alzò dallo sgabello, il barman gli lanciò un’occhiata incuriosita mentre asciugava un bicchiere. Daniel si avvicinò al pianista.

I really miss your hair in my face
And the way your innocence tastes
And I think you should know this
You deserve much better than me

Gli fece un cenno come a volergli chiedere se poteva continuare lui quella canzone. Il ragazzo si alzò dal piccolo sgabello fermando così l’ incantesimo di quella musica. I clienti della taverna guardarono stupiti Daniel mentre osservava lo spartito. Qualche donna sorrise nella sua direzione.
Si sedette ed accarezzò dolcemente quei tasti bianchi.
Yui adorava sentirlo suonare e lui lo faceva soltanto per lei, per sentirla accompagnare con qualche parola la sua musica. Fece un respiro e le sue dita si mossero, di nuovo la stanza si riempì di musica. Ma quella sembrava avere un tono diverso da prima, come se il nuovo pianista la caricasse di un altro sentimento. Vero.
Dopo pochissimi istanti Daniel cominciò a cantare, con quella sua voce bassa e leggermente roca.

While looking through your old box of notes
I found those pictures I took
That you were looking for

La porta si aprì senza fare nessun rumore sui cardini. Una donna entrò nella taverna. Il suo petto si alzava e si abbassava abbastanza in fretta: doveva avere corso. Ma quasi nessuno ci fece caso, tutti erano incantati dalle parole dell’ uomo che suonava. Una ragazza accanto a lei sospirò. Yui si sedette al bancone.
Allora era vero, Daniel si trovava a Saint Lake. Non ci aveva creduto quando Howl gliel’aveva detto: era di nuovo in quella città. Quella città che era stata l’inizio e la fine di tutto ciò che c’era stato tra di loro. Sorrise. Non appena ricevuta la notizia si era fiondata al Benbow, sapeva che se Daniel si trovava veramente in città sicuramente l’avrebbe trovato li.

If there's one memory I don't want to lose
That time at the mall
You and me in the dressing room

Era bello da impazzire mentre suonava. Yui ne fu rapita come la prima volta. Non riusciva a capire se stessa: si era ripromessa di non cercarlo mai più, di dimenticarlo, di allontanarlo definitivamente dal suo cuore. Ma doveva, accidentalmente, aver incrociato le dita. E adesso, seduta su quello sgabello, cosa si aspettava? Che lui le dicesse che l’amava ancora? E lei, stupida, doveva forse fargli capire che dopo quattro anni di lacrime e di dolore non era riuscita a dimenticarlo?
Sorrise tristemente. Non avrebbe mai potuto dimenticare Daniel. Lui era stati il primo amore, il primo bacio, la prima volta che aveva pensato “ senza si lui non posso vivere”, la prima volta che aveva pianto per un’altra persona. Era stato il primo di qualsiasi cosa e non c’erano altri sentimenti, oltre l’amore, che potesse provare nei suoi confronti.

I told myself I won't miss you
But I remembered
What it feels like beside you

Una lacrima le scivolò sulla guancia. Yui se ne stupì, piangere in un momento come quello, dopo tutto il tempo sprecato nel cercare di mettersi il cuore in pace.
Ma le parole che Daniel stava pronunciando erano, per lei, talmente vere da far male.

I really miss your hair in my face
And the way your innocence tastes
And I think you should know this
You deserve much better than me

La sua mente tornò ala passato, a tutto ciò che c’era stato tra di loro. Ogni frase, ogni gesto…i ricordi presero forma davanti ai suoi occhi riformando un puzzle che aveva riposto in una scatola.
Il barista le chiese cos’avesse, se per caso stesse male.
La ragazza si voltò verso di lui, e i suoi occhi resi liquidi dalle lacrime che cercavano di trattenere sfalsarono quella risposta.
<< Tutto bene, non si preoccupi. >>

You deserve much better than me.

<< Ne è sicura? Non mi pare. >>
<< Stia tranquillo, sto benissimo. >>
Il barman appoggiò i gomiti sul bancone. Rimasero per qualche istante in silenzio, poi il ragazzo parlò.
<< Lo conosce? >>
Yui sorrise, forse un po’ stupita.
<< Chi? >>
<< Il ragazzo biondo, quello che sta cantando…>>
<< Perché me lo domanda? >>
<< Perché da come lo guarda, sembra che ne sia innamorata. Così ho pensato lo conoscesse.>>

The bed I'm lying in is getting colder
Wish I never would've said it's over

Un cenno con il capo, lo sguardo abbassato.
Yui arrossì lievemente.
<<… Beh, si… Lo conosco >>
Un piccolo sorriso, quello che si fece largo sul volto del barista.

And I can't pretend...
I won't think about you when I'm older

<< Era il suo ragazzo? >>
<< Perché usa il passato? >>
<< Perché nei suoi occhi si legge il desiderio di averlo di nuovo, signorina. I suoi occhi sono quelli di un innamorato solo. Un innamorato triste. >>
La ragazza si strinse nelle spalle spostando per qualche istante, la sguardo su Daniel.
Poi tornò a fissare il barista.
<< Io lo amo. >>

Cause we never really had our closure

Quella confessione spontanea fece calare il silenzio. Lei non si aspettava di pronunciare quelle parole, non le aveva nemmeno pensate. Solo, la sua bocca si era mossa da sola e la sua voce aveva fatto il resto.
Ci aveva messo quattro anni per cercare di convincersi che l’aveva dimenticati, quattro anni resi vani dal semplice averlo visto. O almeno, così voleva credere in quel momento.
Perchè non era mai riuscita a dimenticarlo. Non era mai riuscita ad odiarlo, nemmeno dopo quello che le aveva fatto.
Ma non voleva che lui la vedesse in quello stato.
Si alzò, convinta che avrebbe fatto meglio ad andarsene; ma le sue gambe sembravano piantate a terra.
<< Senta, io vado… La prego, non gli dica niente >>
Il barista fece un cenno di assenso mentre lei si avviava verso la porta. Yui si bloccò davanti all’uscio, il suo sguardo cercò, ancora una volta, il profilo di Daniel.

This can’t be the end.

A quelle parole le lacrime cominciarono a sgorgare dai suoi occhi.
Uscì e cominciò a corre, urtò qualche passante prima di arrivare alla Tana.
Si gettò sul letto che un tempo era stato suo e, abbracciando il cuscino, pianse tutte le sue lacrime.
Pianse in quel luogo, dove tutta la loro storia era iniziata.
Pianse, e i sui singhiozzi echeggiarono solitari nel capannone vuoto.

I really miss your hair in my face
And the way your innocence tastes
And I think you should know this

Nel frattempo la canzone di Daniel si era conclusa. Un piccolo applauso di cortesia si levò dai clienti della taverna. Tornò al bancone, si sedette di nuovo davanti alla sua birra.
<< Sei stato bravo, biondo >>
il barista gli sorrise con fare amichevole.
Daniel finì di bere e appoggiò il bicchiere sul banco, mise mano al portafoglio ma il barman scosse il capo.
<< Lascia, te l’hanno offerta le lacrime di una Rossa. >>

You deserve much better than me.

Sgranò gli occhi. Possibile che fosse Yui?
L’uomo dall’altra parte del tavolo continuò:
<< e uscita prima che tu finissi di suonare con gli occhi pieni di lacrime… è corse in quella direzione…>>
Mosse sbrigativamente il braccio verso sinistra ma Daniel non lo vide, era già uscito.
Come aveva fatto Yui a sapere che era a Saint Lake?
Doveva trovarla e dirle tutto.
Doveva trovarla e darle quella cosa molto importante.
Corse a perdifiato per arrivare alla Tana. Si, se c’era un posto in cui cercarla era senza dubbio quello.

I really miss your hair in my face
And the way your innocence tastes
And I think you should know this

Quando vide l’entrata del vecchio capannone il suo respiro era affannoso. Riprese fiato per qualche istante, poi si avvicinò. Mise una mano sul pomello della porta e lo girò; questa scivolò silenziosamente sui cardini. Daniel varcò la soglia con il cuore in gola: si sentiva qualcuno piangere.
<< Yui…>>
Dapprima lo sussurrò, poi lo disse sempre più forte mentre, lentamente, si avvicinava a quello che era stato il suo letto. La ragazza si voltò riconoscendo quella voce.
“ Il barista deve avergli detto tutto” pensò mentre si alzava da quel vecchio materasso. Rimase immobile mentre lo guardava avvicinarsi, le lacrime non smettevano di scorrere lungo le sue gote. L’aveva sempre immaginato diverso quel loro incontro.
Perché in cuor suo aveva sempre saputo che l’avrebbe rivisto. Quando Daniel le fu davanti, lei, non potè trattenersi. Gli si gettò tra le braccia dimenticando quel poco di orgoglio che le era rimasto. Si strinse al petto del ragazzo mormorando parole senza senso. Daniel la zittì con un bacio.

You deserte much better than me.

<< Ti amo, Daniel! >>
lo guardò negli occhi mentre pronunciava quelle parole, la sua presa sulla maglia del ragazzo si fece più forte.
Quattro anni di lontananza immotivata l’avevano resa debole, in quei momenti di sconforto che seguono una separazione aveva sognato quell’abbraccio.
Daniel sospirò.
<< Tu meriti qualcuno migliore di me Yui. Guarda, non faccio altro che farti piangere. >>
le aprì le mani, in modo tale che lasciasse la sua maglia. Poi le sorrise dolcemente mentre, con un gesto secco del braccio, si staccava la collanina dal collo.
<< Però – aprì il gancio di argento facendosi scivolare il mano l’anello che per tanto tempo aveva
portato proprio sopra al cuore – sperò che mi darai tutta la vita per farti sorridere. >>.

E mentre le metteva quella cosa importante al dito, Yui, si sentì inondare dalla felicità. Tutto il suo mondo era tornato a girarle intorno solo perché Daniel era riapparso davanti a lei. Gli gettò le braccia al collo e lo baciò come se fosse la prima volta.
Daniel la strinse al petto e, accarezzandole i capelli, le sussurrò tutte quelle parole che avrebbe voluto dirle in quei quattro anni. Mentalmente ringraziò quel barista invadente, gli doveva molto più di una birra.




la fine è cretina ma doveva essere happy per una mia carissima amica!
scaricate questa canzone: BEtter than me - Hinder
la voce di quest'uomo è stupenda...
 
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view post Posted on 8/12/2007, 16:27
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